Cinque consigli su come preparare una lezione
Da dove comincio se voglio impostare una lezione di italiano per stranieri? Come alterno le attività? Come suddivido il tempo? Se l’articolo su Come impostare una prima lezione ti è stato utile e hai bisogno di altre indicazioni, proviamo a trovare una strada in 5 punti per rispondere a queste domande e per identificare uno schema che ci permetta di preparare sempre lezioni con una scansione adeguata.
- Scrivere. A penna, al computer, sul telefonino, non importa: l’importante è che si scriva. Cosa? Il piano della lezione, partendo con il prossimo punto.
- Prima attività. Una volta stabilito l’argomento della lezione si deve decidere come si comincia. Queste le strade possibili: un’attività introduttiva che può essere un’attività lessicale, uno spidergram alla lavagna che raccolga informazioni su quello che gli studenti già sanno dell’argomento, uno scambio di idee in plenum, un gioco. Il tempo dedicato a questa parte, essendo un’introduzione, sarà una minima parte della lezione generale. Valutiamo 10 minuti su una lezione di un’ora/un’ora e mezza? Ecco, scriviamolo nel nostro Piano della Lezione: Introduzione (con la specifica dell’attività) - 10 minuti. Si può anche optare per non proporre alcuna attività introduttiva e andare direttamente al prossimo punto.
- Una lettura o un ascolto, insomma un testo di partenza, anche breve, scritto o orale che definisca “dove” siamo. Alla lettura o all’ascolto dedichiamo del tempo: facendo leggere a mente gli studenti o facendo ascoltare senza mai interrompere l’audio, chiediamo agli studenti di immergersi nell’argomento, nella questione della lezione. Per questo saranno necessarie più letture o più ascolti completi. Valutiamo dai 20 ai 30 minuti per questa parte di lezione? Naturalmente tutto dipende dalla lunghezza del testo e dal livello della lezione, o anche dal tempo a disposizione: l’insegnante può decidere di scegliere solo testi di una certa lunghezza, la cui lettura e comprensione o il cui ascolto e comprensione richiedano massimo 20 minuti.
- Una volta svelato il senso generale del testo del punto 3, si prosegue con un’analisi: lessicale (“Individua dieci parole che non conosci”), morfosintattica (“Trova tutte le preposizioni articolate”) e con un confronto sugli elementi trovati. Valutiamo dai 20 ai 30 minuti anche per questa parte di lezione? Anche in questo caso tutto dipende dalla lunghezza del testo, dal livello della lezione, da quanto tempo l’insegnante voglia dedicare a questo aspetto e dalle domande degli studenti.
- A questo punto si può “giocare” con l’ambiente creato, con il lessico della lezione, con l’elemento morfosintattico ricercato, con l’argomento proposto. Si può procedere con un esercizio scritto, un esercizio orale, un gioco lessicale, qualcosa che faccia, insomma, manipolare con cura e con lentezza la parte di lingua in cui siamo immersi. Dedichiamo a questo momento 15 minuti? Come sempre, i tempi dipendono dai fattori già menzionati nei punti precedenti.
Considerazione necessaria: una volta acquisita dimestichezza, non sarà necessario attenersi scrupolosamente ai tempi, anzi: sarà un insegnante attento e vigile quell’insegnante capace in corsa di rivalutare i tempi e i modi a seconda della risposta degli studenti alle varie attività.
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