Un dibattito sull'importanza di annoiarsi per classi di italiano dal B1 in su
Buongiorno insegnanti di italiano!
Eccoci al nostro appuntamento con l’attività di produzione orale.
Nel video che abbiamo trovato si parla dell’importanza di annoiarsi, argomento che può generare un bel dibattito in una classe dal B1 in su.
Vediamo insieme come:
- L’insegnante propone il video o una parte di esso come ascolto rilassato;
- Alla fine della parte di ascolto rilassato e scambio di informazioni e ipotesi, l’insegnante mantiene un’atmosfera rilassata in classe, divide gli studenti a coppie, chiede loro di sedersi di fronte e di tenere le mani libere e di cominciare a confrontarsi, rispondendo alle seguenti domande:
- 1. Cosa ne pensi dell'affermazione di Bertrand Russell secondo cui una generazione incapace di tollerare la noia è una generazione debole? Sei d'accordo? Perché?
- 2. Hai mai notato che la noia possa stimolare la tua creatività? Racconta un'esperienza in cui questo è successo.
- 3. Secondo te, la società moderna ci spinge a evitare la noia? Se sì, in che modo?
- 4. Cosa faresti se ti trovassi costretto a fare un compito molto noioso, come quello descritto nell'esperimento con i numeri di telefono? Come reagisci in situazioni simili?
- 5. Credi che la noia possa avere anche effetti negativi? Se sì, quali?
- 6. Nel testo si parla di 'momenti di pausa per il cervello'. Tu come crei momenti di pausa nella tua vita quotidiana?
- 7. Quali sono, secondo te, i principali vantaggi di “abbracciare” la noia?
- 8. Come possiamo insegnare alle generazioni future a vedere la noia come un’opportunità e non come un problema?
- 9. In un mondo sempre più frenetico, pensi che sia possibile fare spazio alla noia nella nostra vita quotidiana? Come potremmo farlo?
- 10. Pensi che la noia possa essere un momento per entrare in contatto con se stessi, come suggerito nel testo? Hai mai avuto esperienze di questo tipo?
L'insegnante può scegliere di lanciare le domande una alla volta, senza interrompere ma mostrandole sulla LIM oppure di consegnarle tutte insieme all’inizio e poi lanciare il confronto a coppie.
Che ne pensate?
Buon lavoro!
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