Come didattizzare un testo
Care e cari insegnanti di italiano, oggi siamo contentissime di proporvi un nuovo video in cui vi diamo 5 consigli su come didattizzare un testo.
Trovare un testo (sia scritto sia orale) che ci piaccia da portare in classe non è sempre facile. Quando succede, quindi, è sempre una bella scoperta! Come presentarlo, quali attività preparare su quel testo, questo è un lavoro ulteriore: vi capita di trovare un testo bello ma che poi, alla fin fine, ha poco da analizzare o su cui lavorare?
Vediamo quali sono le 5 caratteristiche che ci indicano da subito che un testo può funzionare come materiale didattico per una lezione di italiano:
- Innanzitutto l’argomento. Noi insegnanti tendiamo ad essere sempre molto seri: la storia, l’arte, la filosofia, la geografia, i libri, la cultura in generale…attenzione quindi a variare sia la tipologia di testo sia gli argomenti che presentiamo in classe. Soprattutto in corsi di italiano molto lunghi, o con studenti che studiano con noi per anni cominciamo ad attingere proprio alla nostra vita: cosa ho fatto nel weekend, quali posti ho visitato, a quale corso mi sono iscritta, quale social guardo e perché, quali podcast, quali serie Tv e domandiamoci: c’è qualcosa tra queste attività che posso usare o proporre in classe? La risposta sarà sicuramente sì, e allora scegliamo solo cosa.
- Valutiamo la lunghezza: se troviamo un articolo molto lungo o un film italiano particolarmente divertente in qualche modo andrà studiata una modalità per proporli (La lettura dell’articolo a casa? La visione del film in classe o come compito?). Qualsiasi sia la scelta - tagliare il testo o farlo ascoltare o leggere per intero - ci guiderà poi nella gestione della lezione di italiano e delle attività collegate al testo. Spoiler: un testo tagliato ci permette di lavorare su quella porzione ed è più gestibile; pensare a delle attività su un testo completo che lo studente deve guardare o ascoltare a casa ci espone al rischio che non lo faccia. Niente di male, ma valutiamo anche questo.
- Il foglio di lavoro (o struttura della lezione). Una volta individuato il testo e la lunghezza, scriviamo. Fate una lista delle attività che proporreste in classe: magari un’attività introduttiva lessicale (e immaginatela), una lettura (se è un testo scritto) o un ascolto (se è un testo orale), un’analisi lessicale, un’attività di ricerca morfosintattica, una produzione libera scritta o orale e così via…Ricordate che è possibile che un testo si presti magari solo a una lettura e a una produzione orale, oppure a una lettura e a una riscrittura, oppure ancora a un ascolto e a un ascolto analitico, ad esempio sui verbi all’imperfetto. Non necessariamente bisogna proporre tante attività su un testo ma è importante avere idea di cosa farci.
- Una volta stabilite le attività, cominciate a lavorarci impaginando le istruzioni in sequenza e usando gli strumenti necessari per le eventuali attività (come per esempio Wordwall).
- Provate il testo con le attività in classe e verificate che funzionino. È solo in classe che ci accorgiamo se un’istruzione non funziona, se un’attività è meglio proporla in un altro modo o se l’argomento infiamma o spegne. E dopo la lezione-test possiamo cambiare quello che non è andato perfettamente.
Commenti
Nessun commento presente.